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Società

Tris della Celeste alla Pro Sesto

 

Su gentile concessione della testata  giornalistica www.sportorobico.it pubblichiamo il testo dell'articolo a cura di Simone Fornoni.

 

 

Pro Sesto – AlbinoLeffe 0-3 (0-2)

 

PRO SESTO (4-2-3-1): Brambilla (28' st Houehoue); Carati (1' st Castellaneta), Napolitano (1' st Mandorino), Sane (1' st Bonacina), Castelnuovo; Amelotti (1' st Laribi), Lombardo (11' st Kate); A. Cortinovis, Battaglino (cap., 38' st Ricci), Agate (1' st Moretti); Beretta (38' st Capoano). A disp.: Valdez. All.: Giuseppe Manari.

ALBINOLEFFE (4-3-1-2): Offredi (1' st Amadori); Salvi (1' st Cussigh), Ondei (19' st Calì), Ambra (1' st Beduschi), M. Cortinovis (1' st Pirovano); Girasole (cap., 1' st Gazo), Di Cesare (1' st Maietti), Taugourdeau (9' st Piccinini); Cia (1' st Pontiggia); Pesenti (1' st Corradi), Belotti (1' st Personè). All.: Alessio Pala.

RETI: 30' pt Pesenti (A, rig.), 43' pt Pesenti (A), 24' st Corradi (A).

Note: pomeriggio afoso e soleggiato, spettatori 250. Angoli 2-5.


SESTO SAN GIOVANNI (Milano) – Risultato da salvare, equilibri un po' traballanti dei primi quarantacinque minuti decisamente meno. Il nuovo corso dell'AlbinoLeffe, alla quarta uscita prestagionale sotto la canìcola opprimente, incontra un rotondo 3-0 a favore sul campo di una nobile decaduta della fertile provincia italiana come la Pro Sesto. E le indicazioni, nonostante il test contro un undici di serie D non fosse già sulla carta la più insormontabile delle prove, non si sono fatte attendere: la linea dietro reclama correttivi, dalla cintola in su – in primis l'asse mediana-trequartista – i piedi buoni e le idee abbondano.


Il primissimo sussulto è di Taugourdeau con il suo destro su punizione, che nemmeno dopo due minuti costringe il portiere di casa Brambilla al tuffo per togliere la minaccia dal secondo palo. Il dominio territoriale, in mezzo al bagno d'afa del pomeriggio nell'hinterland metropolitano, è indiscutibilmente a favore della squadra più quotata, che però stenta a carburare mentre Pala non manca di sgolarsi dalla panchina. E così, dopo l'occasione mal sfruttata dal rientrante Cia - inserimento improvviso (11') favorito dalla sponda di Belotti, sprecato dal destraccio sul fondo – i milanesi piazzano un break improvviso, con l'estremo offensivo Agate a sbucare due minuti dopo davanti a un Offredi comunque prontissimo a respingere la minaccia. Le difficoltà, per i seriani, non finiscono qui: il cronometro segna il ventesimo quando il Gigante di Strozza – ex di turno - viene chiamato al secondo miracolo di giornata sul diabolico piazzato di Battaglino dritto nel sette.


I cambi di posizione nel terzetto della trequarti di Manari provocano più di un grattacapo alla terza linea rosso-gialla. L'inerzia si sposta per interposto direttore di gara, capace di esibire un occhio da sparviero nell'assegnare un penalty – trasformato alla mezz'ora dal freddissimo Pesenti – per una presunta carica di Carati su Cia. Il confronto si mantiene apertissimo: al 37' Battaglino spreca il possibile pari schiacciando di testa anziché provare l'appoggio sul traversone dell'imprendibile Castelnuovo, sei giri di lancette più tardi è Pesenti a incaricarsi della legge del contrappasso infilando il 2-0 in spaccata al termine di una manovra a innesco in contropiede di Cia per Belotti che sembrava conclusa con la paratona del portiere meneghino sul baby bomber.


Nemmeno con lo start al rientro dal tunnel, però, il leitmotiv della partita registra variazioni sostanziali. La Pro Sesto ci crede e stavolta tocca ad Amadori calare la saracinesca sul conato dalla lunga (4') di Laribi, new entry fra le tante del gran vortice delle sostituzioni. I Pala-boys aspettano senza fretta e affondano sull'acceleratore ogniqualvolta si aprono spazi invitanti per ripartenze secche e azioni. Comincia il balletto del liscio della difesa locale, su cui i diagonali dei bergamaschi cercano di andare a nozze. E se Personè (13', grande risposta di Brambilla) fallisce l'obiettivo, a Corradi (15', a lato) basta poco per raddrizzare la mira calando il tris al 24' grazie al piatto d'argento di Pontiggia che lo spedisce dritto all'appuntamento col fondo del sacco. Sul mancino vincente del monzese il sipario cala virtualmente sul match. Che conosce una coda curiosa: in pieno garbage time la Pro schiera due 17 e due 18. Scaramanzia o numeri esauriti, ma l'escamotage – causa tempo tiranno – non ha il potere di ribaltare lo score.


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