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Società

La pulce nell'orecchio

  • Pubblicato in Società
di Cesare Malnati


Anche se non limpidissimo (sofferenza nel finale, in 10 contro 11 per l'espulsione di Passoni), il pari di Salerno (1-1) merita più moderati elogi che rimproveri.
L'AlbinoLeffe - con uno schieramento funzionale sebbene sia costato il sacrificio di Ruopolo, inserito solo nell'ultima mezz'ora quando serviva tener su la palla - ha sfoggiato l'atteggiamento giusto, basato soprattutto sulla determinazione. E per ora basta così, se è vero che una piccola rivoluzione s'è pur avviata, con Cellini prima punta a stretto contatto col portiere avversario. Sicchè la prima occasionissima della gara, al 36', è stata per l'appunto sua, deviando da due metri dalla riga (salvataggio di Polito) un gran cross da sinistra di Cristiano. Dietro Cellini, Laner, con Grossi sulla fascia destra, in modo che in certe partite potrebbe saltar fuori pure una specie di tridente o di albero di Natale: tutte soluzioni offensive utili a mischiar le carte allo scopo di rendersi imprevedibili. Si vedrà. Intanto, a conclusione di un primo tempo di grande povertà tecnica generale, la Celeste era pur andata in vantaggio grazie ad un acrobatico colpo di testa su corner di quel nuovo bomber che si chiama Perico, la cui ormai abituale frequentazione del tabellino dei marcatori fa sorgere il dubbio che sia uno che la porta la vede, eccome.
Poteva bastare per arrivare in vantaggio all'intervallo? No. A difensore ha risposto difensore, via Stendardo che ha approfittato della forsa unica distrazione di giornata della retroguardia. Nella ripresa, la Salernitana, inserito il diavoletto peruviano Merino, ha pigiato sull'acceleratore e Mondo, che aveva dovuto sostituire ben presto l'infortunato Garlini con Luoni, ha tolto Grossi (Ruopolo, appunto) e poi anche Cellini (Foglio), confezionando un 5-4-1 (Laner tornato a destra) di cui c'era bisogno, a maggior ragione quando Passoni s'è beccato un evitabile "rosso".
Insomma questa disponibilità a soffrire, su un campo dalla temperatura sempre più alta (i padroni di casa ultimi in classifica), è piuttosto piaciuta, così come le variazioni in corso d'opera, a secondo delle urgenze del momento. Non era questa la partita in cui si potesse dimostrare d'aver ripreso il filo del gioco, eccetera. Se l'idea è di ricominciare, questo punto assai sudato è un buon punto di partenza. S'è seriamente corso il rischio di perdere? Solo in un paio di circostanze e nelle mischie all'epilogo, ma allora anche Cellini, prima d'uscire, aveva sfiorato il 2-1, come del resto Sala in un'incursione dettata da corner. Certo che siamo già al quarto pareggio consecutivo in trasferta, ma è in casa che non si batte un chiodo. Concentratissimi, ragazzi, sabato prossimo all'Atleti Azzurri d'Italia contro l'Empoli, se volete trascorrere bene le Feste...

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