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Un pezzetto di AlbinoLeffe all'Europeo 2012

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I giornali di oggiinneggiano alla grande impresa dell'Italia, vittoriosa ieri sera airigori contro l'Inghilterra di Roy Hodgson, magnificando le doti delcollettivo e la superiorità del gioco espresso dagli Azzurridi Prandelli.

Ma si sa che il giocoimpone che qualcuno sia stato più protagonista di altri, chequalcuno abbia giocato meglio o semplicemente sia stato al postogiusto al momento giusto. Al di là della parata decisiva diBuffon sul rigore calciato da Cole, al di là del cucchiaio oscavetto di Pirlo che ha di fatto ribaltato l'inerzia della lotteriadal dischetto nel finale, si sente il bisogno di ricordare su questecolonne la carriera del giocatore che ha realizzato il rigoredecisivo, Alessandro Diamanti.

Diamanti è nato aPrato e nel Prato ha conosciuto il calcio professionistico, esordioin prima squadra nel 2000, a soli 17 anni, schierato dall'alloratecnico dei toscani Vincenzo Esposito (i tifosi dell'AlbinoLeffe loricorderanno certamente: fu esonerato dopo un girone d'andatadisastroso e lasciò il posto ad Emiliano Mondonico, che feceil miracolo di salvare la Celeste; era la stagione 2005/06). Iltalento di Diamanti è stato ammirato anche in riva al serio:il giocatore dopo alcune stagioni a Prato e in giro in prestito perla Toscana approdò alla Celeste nel 2004 per rimanervi fino algennaio del 2006. Non furono mesi particolarmente esaltanti quellipassati in blu-celeste: Diamanti ha dato prova del suo sconfinatotalento, ma qualcosa impedì che il rapporto conl'AlbinoLeffe divenisse la storia di un amore vero. Tornò alPrato per una breve parentesi prima di iniziare quella che divenne lasua vera carriera: Livorno, West Ham, Brescia e infine Bologna.

C'è il rammaricoforse di non averlo ammirato ai livelli ai quali si sta esprimendoora nell'Europeo di Polonia e Ucraina, ma c'è anche lasoddisfazione di aver visto lungo, di aver visto lontano, di avercapito che quel ragazzo istintivo fosse un vero talento per lo sportdel calcio. In bocca al lupo a lui e a tutto il resto della truppa diPrandelli in vista della semifinale contro la Germania.

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