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Società

Celeste sconfitta nell'amichevole con il Brescia

Su gentile concessione della testata giornalistica on-line www.sportorobico.it pubblichiamo testo dell'articolo a cura di Simone Fornoni.

 

Brescia – AlbinoLeffe 3-0 (2-0)

BRESCIA (3-5-2): Arcari (1' st Cragno); De Maio, Salamon (30' st Diouf), Rosso (1' st Antonio Caracciolo); Zambelli (cap.), De Blasis (18' st Benali), Budel (1' st Nana), Kone (19' st Finazzi), Scaglia (1' st Lasik); Andrea Caracciolo (10' st Picci, 40' st Quaggiotto), Mitrovic (21' st Maccan). All.: Alessandro Calori.

ALBINOLEFFE (4-3-1-2): Amadori (1' st Branduani); Pirovano (1' st Bianchetti), Beduschi (1' st Ondei), Ambra (1' st Piccinni), Cortinovis (1' st Carminati); Girasole (1' st Calì), Di Cesare (1' st Piccinini, 24' st Luoni), Taugourdeau (1' st Maietti); Corradi (1' st Foglio, 24' Pesenti); Torri (1' st Personè), Belotti (1' st Pontiggia). All.: Alessio Pala.

Arbitro: Detto di Mantova.

RETI: 17', 27' pt Andrea Caracciolo (B), 26' st Picci (B).

Note: pomeriggio soleggiato e ventoso, spettatori 100. Calci d'angolo 5-2 per il Brescia.


TEMU' (Brescia) – Un tris di quelli per stomaci forti, e non certo gustoso come i ravioli al bagoss tipici di queste zone. Più che le prove generali per la Coppa Italia, dove saranno presumibilmente schierati i big da mettere in vetrina, una scampagnata con test in alta quota. In tutti i sensi, perché tra la Valcamonica e l'ambizioso Brescia già in formato playoff all'AlbinoLeffe nel mercoledì di lavoro è toccato stare a guardare con il naso all'insù. E nonostante l'ìmpegno e un certo amalgama cementato fra i baby e alcune colonne portanti della squadra chiamata ad affrontare la Lega Pro, la truppa di Alessio Pala s'è dovuta arrendere a un avversario di categoria e caratura tecnica superiore.


I seriani, vestiti di giallorosso come spesso capita nei match senza punti in palio, riescono a sciorinare un calcio tanto piacevole quanto inconcludente, limitandosi intelligentemente ad agire di rimessa e facendo bene attenzione a chiudere la navata al centrocampo di casa. Peccato, però, che esistano entità soprannaturali chiamate fasce. Dalla mancina (8') piovono le prove generali di rompighiaccio, con Salamon a ciccare la mira in elevazione nonostante il piazzato al millimetro di Scaglia, e dalla parte opposta si consuma il primo patatrac: Zambelli la mette dentro, Caracciolo detto l'Airone spiega le ali e becca il fondo del sacco con una girata all'incrocio strappa applausi. Ci sarebbe anche la chance del pari, sull'asse Pirovano-Torri-Corradi-Belotti, ma Arcari è lestissimo a intuire le intenzioni del diciannovenne dalla faccia tosta deviandogli di pugno la bordata dalla lunga. Al 27' il raddoppio del bomberone formato trampoliere, stavolta grazie a un appoggio di testa sul secondo palo favorito dall'ennesima punizione dall'out, direttamente dal piede liftato di Budel.


Lo score potrebbe ingigantirsi prima della salutare pausa di riflessione, se non fosse per un Amadori in vena di miracoli: nel giro di due secondi il portierone rientrato dal Venezia dice di no al funambolo argentino De Blasis, autore di un fulmineo inserimento in area, e alla successiva ribattuta a rete di mancino di capitan Zambelli. La ripresa si apre con una girandola di cambi per parte, tradizione da sgambata agostana che non ha il potere di fare aggio sull'intensità di un confronto sempre piuttosto aperto. Al 9' il pressing sul portatore di palla di Maietti scioglie le briglie alla fantasia di Pontiggia, che però dopo uno slalom in mezzo alla retroguardia delle Rondinelle ammolla un assist leggermente fuori misura per l'accorrente Foglio. Al 18' lo stesso ex numero 10 della Primavera sforna un manicaretto dalla linea di fondo su cui nessun compagno riesce a ribadire in porta, mentre tre minuti più tardi spetta al destro in corsa di Calì l'ingrato compito di sprecare il suo movimentismo negli ultimi venti metri.


Passano sessanta secondi e il forcing a intermittenza dei Calori-boys s'infrange sulla traversa, causa un'ingenuità di Branduani sul rinvio che innesca il gioco a due tra Picci e il neo entrato Maccan. Ed è proprio l'attaccante di peso fra le seconde linee dell'oltre Oglio entrate nella ripresa a restituire il favore al partner, servendogli su un vassoio di platino il comodo diagonale del 3-0. Nelle file bergamasche ottime prove di Girasole, Belotti e Pontiggia; in difesa, invece, fatte salve la discrete performances individuali c'è ancora qualche meccanismo da oliare. Contro il Chieti, domenica, si rivedranno i gioielli della parure.

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